NOSTALGIA E RITMO: LE ICONICHE SIGLE MUSICALI DEGLI ANNI '80
Un decennio che ancora oggi incanta e affascina con la sua atmosfera unica e irripetibile: gli anni 80. La musica di quegli anni non è solo un insieme di note e melodie, ma un vero e proprio riflesso di un'epoca di cambiamenti sociali, estetici e tecnologici. Caratterizzati da un miscuglio di stili musicali audaci, da acconciature eccentriche, moda sgargiante e dall'innovazione tecnologica emergente, gli anni '80 hanno lasciato un'impronta indelebile anche nella storia della musica.
È un decennio che ha visto il sorgere di nuovi generi musicali e lo sviluppo di suoni sintetici all'avanguardia. Dalla disco music degli anni '70 è emerso il dance pop, con synth scintillanti e ritmi incalzanti che hanno spinto le persone a ballare nelle discoteche illuminate al neon. Parallelamente, il rock degli anni '80 ha sfoggiato chitarre elettriche potenti e testi che spaziavano dall'ottimismo all'angoscia esistenziale. L'hip-hop ha cominciato ad emergere come una voce potente, veicolando messaggi di protesta sociale e divenendo un mezzo di espressione per le minoranze. Questi generi musicali fecero emergere band che hanno fatto la storia di quegli anni: i Queen, i Dire Straits, gli U2. Inoltre in quell’anno uscì Thriller, l’album più venduto di Michael Jackson.
Furono anni importanti anche per la disco music. Chi non ha mai ballato almeno una volta “Maniac” di Michael Sembello o “Tainted love” dei Soft Cell?
In questo affascinante panorama musicale, le sigle dei cartoni animati hanno svolto un ruolo notevole. Queste brevi e orecchiabili composizioni non solo introducono le avventure animate, ma incarnano l'essenza stessa della cultura popolare dell'epoca. Da eroi spaziali a supereroi in incognito, da guerrieri trasformabili a detective dai gadget stravaganti, le sigle dei cartoni animati degli anni '80 sono diventate inno alle avventure immaginarie, creando un legame indelebile tra le generazioni e le loro memorie d'infanzia.
In quest’ultima parte dell’articolo vogliamo quindi esplorare meglio alcune delle sigle più iconiche nel vasto mondo delle sigle dei cartoni animati degli anni '80. Apparse in realtà già dalla metà degli anni ’70, hanno fatto però la storia dei decenni successivi e attraverso queste canzoni, rivivremo l'entusiasmo di quando i nostri occhi si illuminavano davanti allo schermo, ansiosi di seguire le avventure dei nostri eroi animati preferiti. Attraverso le note e le parole di queste sigle, viaggeremo indietro nel tempo, catturando la magia e l'energia che hanno definito un'epoca. Un'epoca che ha dato forma alla nostra relazione con la musica e i media, e che continua a influenzare la cultura popolare anche ai giorni nostri.
UFO ROBOT
“Si trasforma in un razzo missile, con circuiti di mille valvole tra le stelle sprinta e va” ….siamo sicuri che l’avete canticchiata, del resto come non ricordare questa canzone …
Ufo Robot è un singolo del gruppo musicale italiano Actarus, pubblicato nel 1978 come primo estratto dall'album Atlas UFO Robot. Il singolo contiene la sigla dell'anime UFO Robot Goldrake. Il brano è stato scritto da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Vince Tempera e Ares Tavolazzi. Il successo del disco fu enorme, tanto da ottenere il Disco d'oro per il superamento del milione di copie vendute, toccando la quarta posizione della classifica dei singoli e risultando il diciottesimo singolo più venduto in Italia nel 1978. La voce solista del 45 giri è di Alberto Tadini, inserito nelle note di copertina con lo pseudonimo di Michel Tadini. Ai cori del brano prende parte, tra gli altri, anche un giovanissimo Fabio Concato. Shooting Star è la sigla di coda della serie, scritta da Luigi Albertelli su musica e arrangiamento di Vince Tempera e Ares Tavolazzi.
JEEG ROBOT D’ACCIAIO
Jeeg robot d’acciaio è un manga giapponese di genere mecha (robot fantascientifici) apparso per la prima volta su una rivista nell’aprile 1975.
La sigla di Jeeg Robot d’Acciaio è una tra le più riuscite di sempre, una vera apoteosi musicale. Bella sia nella versione giapponese di Ichiro Mizuki con la sua Kotetsu Jeeg, sia in quella italiano cantata da Roberto Fugu.
MAZINGA Z
La storica sigla italiana di apertura di Mazinga Z, così come andata in onda per la prima volta su Rai 1 (all’epoca Rete 1), il 21 gennaio 1980, è interpretata invece dai Galaxy Group, pseudonimo dei Pandemonium. Il cantante della sigla è Vincenzo Polito con Mariano Perrella (voce grave) e Angelo Giordano (voce acuta) ai cori. Il testo italiano è di Dino Verde, noto autore di programmi televisivi, scomparso nel 2004.